Il Palazzo Marchesale


Nel Cinquecento gli interessi economici e sociali della popolazione si spostano in pianura. A frazione Ferrari e d’Avalos fanno costruire il palazzo marchesale (foto) che, nella prima met‡ del Seicento viene ampliato e rimodernato dal marchese Francesco Caracciolo.Cervinara fu feudo di importanti famiglie. Dopo essere appartenuto alla regia corte di Napoli, tramite affidamento ad alcuni feudatari, esso passÚ agli Angioini che, come sappiamo, erano francesi. Appartenne prima ad Isabella di Chauville e poi fu diviso in due parti, una ai de l’Etendart e l’altra ai de la Gonesse. PassÚ quindi ai Carafa, ai d’Avalos, poi ne venne in possesso il magistrato spagnolo Berardino de Barrionuevo, che fu il primo marchese di Cervinara; infine, dal 1607, fino all’abolizione del feudalesimo, nel 1806, fu nelle mani della lunga dinastia dei Caracciolo, nobile famiglia di Sant’Eramo, con interessi anche nella vicina Rotondi. Ad essi appartenne il palazzo di Ferrari, che fu poi acquistato dai conti del Balzo, imparentati coi Caracciolo per linea femminile.

Sorge imponente sulla Piazza Regina Elena e la domina per circa 90 metri. La pianta Ë a C con una grande corte centrale con una splendida fontana in pietra. Il Palazzo edificato nel 1500 fu ampliato e rimodernato nel XVII sec. da Francesco Caracciolo. Il maestoso salone di 22 metri per 9, denominato Salone di Giustizia, reso unico da un soffitto ligneo a cassettoni, Ë decorato da una fascia di affreschi raffiguranti scene della Gerusalemme Liberata. Gli ampi e suggestivi saloni tutti affrescati e caratterizzati da splendidi soffitti a cassettoni e gli scorci del cortile, si prestano magnificamente a fare da cornice agli eventi pi˘ prestigiosi. Le scuderie e le cantine offrono invece caratteristici spazi espositivi.

foto Angelo Marchese | Alfredo Ambrosone

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