Ascesa alla Madonna


La tradizione dell’ascesa nell’ultima giornata dell’anno alla “Madonella” che domina il borgo di Ferrari, è illuminata da una fioca lampada, sorge ai piedi di Cornito, nel bosco di Simeone Pasquale, ove la voce popolare racconta che, sul finire della Grande Guerra, la Madonna Addolorata, apparve ad una madre preoccupata per le sorti del figlio soldato.

Quando il figlio tornò dalla guerra, come predetto nella miracolosa apparizione, Maddalena Pisaniello in Mercaldo sciolse il voto, facendo edificare una graziosa cappellina in una zona raggiungibile solo a piedi, attraverso un irto sentiero. Le maioliche che formano il mosaico raffigurante la Vergine furono realizzate da maestri partenopei. Correva l’anno 1927.

Il figlio Michele Mercaldo, oggi di santa memoria come la madre che l’aveva fortemente voluta,  provvide al restauro nell’agosto 1984, come si legge nella lapide, aiutato da volenterosi giovani della parrocchia che portarono in cima sabbia, cemento, pietre e acqua per impastare. Al crepuscolo del 31 dicembre d’ogni anno, un corteo di fedeli con fiaccole si raccoglie in preghiera e vi si porta per la celebrazione del “te deum”, canto di ringraziamento per l’anno che se ne va e di speranza per quello che viene.

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